mercoledì 21 febbraio 2007

1977 2007 a volte ritornano

Nel 1977 la federazione bolognese del PCI, obbedendo a ordini superiori, disse al giudice Catalanotti che doveva arrestare le idee contrarie al progetto di un nuovo ordine mondiale fondato sull’inegualistarismo, la precarizzazione e il taglio dei salari.
Seguirono perquisizioni manu militari, porte sfondate e mitra puntati su inermi cittadini, in centinaia di case alla ricerca di libri e riviste della sinistrra radicale e nelle librerie IL PICCHIO di Bologna e la CALUSCA di Milano, dove, a dire del magistrato, si incontravano soggetti dediti alla lettura di testi dell’AUTONOMIA OPERAIA e della ANARCHIA.
Ieri nel 1977, in preparazione dell’ingresso del PCI nel governo italiano, auspicato e finanziato dalla Trilateral capitalistica e dal governo americano di Carter e Brzezinshj, i giovani divennero potenziali criminali politici, libri e librerie come il PICCHIO e la CALUSCA pericolosi covi della sovversione.
Oggi, gli eredi del partito di Berlinguer. Pekkioli e Giuliano Ferrara che, con una capillare delazione portarono alla denuncia e al carcere decine di migliaia di giovani che nulla avevano a che fare con le BR, intendono celebrare il sepolcro del 1977, debitamente imbiancato. Lasciamo che i morti seppelliscano i morti e i Benecchi e i Piro seppelliscano una ennesima volta Francesco Lorusso, la cui morte attende ancora la giustizia italiana.

Franco Ferlini
(Lettera al movimento di Bologna dai compagni rinchiusi nel carcere di S. Giovanni in Monte)

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